In questo incontro abbiamo, fra le tante cose fatte, creato una parte di mondo tutto nostro con tanto di mare 🌊 (the sea) e la nostra propria isola 🏝 (island).
Quindi 5 isole, una per partecipante.
In questa isola si parla inglese!
Attorno a questo mondo abbiamo fatto anche movimento usando la canzone: "Walking Walking" camminare (https://youtu.be/fPMjnlTEZwU) e "Hello Hello, Everyday.. ' (https://youtu.be/gghDRJVxFxU).
Se vi chiedete se l'Inglese si impara davvero giocando la risposta è SI!
Ma non confondiamo la parola “gioco”, spesso questo termine viene utilizzato in maniera inappropriata, il gioco per i bambini non è gioco, ma una questione molto seria. Il gioco per i bambini non è intrattenimento, il gioco è scoperta.
“Con il gioco il bambino partecipa globalmente; al contrario, se ascolta si distrae perché continua a pensare ad altre cose” dice Bruno Munari, artista ed esperto di pedagogia.
Per l’artista il gioco è azione per una esperienza sensoriale globale che aiuta a sviluppare l’immaginazione e la sensibilità, che insegna a comunicare.
Ecco perché uso l'arte per imparare la lingua inglese.
“Il gioco è il lavoro del bambino” diceva Maria Montessori. I bambini infatti adorano lavorare e rendersi utili, adorano imitare ciò che proposto.
C’è un detto che dice:
“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”.
Proprio per questo motivo le attività manuali aiutano ad imparare l’inglese.
Se il bambino ha la possibilità di realizzare un isola e se farà l’attività in inglese avrà sicuramente capito che quello che ha realizzato “it’s an island”